Meccanica del punto materiale
- Princìpi della dinamica.
- Forze.
- Momento angolare.
Antonio Pierro @antonio_pierro_
Per consigli, suggerimenti, eventuali errori o altro potete scrivere una email a antonio.pierro[at]gmail.com
Primo principio della dinamica
- Un corpo non soggetto a forze permane nel suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme.
- La proprietà dei corpi di mantenere il loro stato di quiete o di moto rettilineo uniforme è chiamata inerzia.
- Un sistema di riferimento inerziale è un sistema di riferimento in cui è valido il primo principio della dinamica.
Seconda legge della dinamica
- Si osserva che l'accelerazione impressa a un corpo di massa nota m è inversamente proporzionale alla sua massa e direttamente proporzionale all'intensità dell'azione a cui viene sottoposto:
\[\begin{aligned}
\vec a = \frac{\vec F}{m}
\end{aligned} \]
- La legge di Newton contiene, come caso particolare, il primo principio della dinamica.
- Tale legge è verificata solo nei sistemi di riferimento inerziali (altrimenti compaiono altri termini correttivi, le forze apparenti).
Terza legge della dinamica
- Quando due corpi interagiscono,
la forza \(\vec{F}_{i->j}\), che il primo corpo (i) esercita sul secondo corpo (j)
è uguale e opposta alla
forza \(\vec{F}_{j->i}\) che il secoondo corpo (j) esercita sul primo corpo (i)
Quantità di moto
- Si definisce quantità di moto di un punto materiale che si muove con velocità \(\vec{v}\):
\[\begin{aligned}
\vec p = m * \vec v
\end{aligned} \]
- Se la massa è costante:
\[\begin{aligned}
\vec F = \frac{d\vec p}{dt}
\end{aligned} \]
Teorema dell'impulso
- Dalla relazione precedente si osserva che l'azione di una forza durante un intervallo di tempo dt provoca una variazione infinitesima della quantità di moto:
\[\begin{aligned}
\vec F * dt = d\vec p
\end{aligned} \]
- In termini finiti (integrando) si ha:
\[\begin{aligned}
\vec J = \int_{0}^{t} \vec F * dt = \int_{p_0}^{p} d\vec p = \vec p - \vec p_0 = \Delta \vec p
\end{aligned} \]
- Il termine vettoriale \(\vec J\) è chiamato impulso della forza ed esprime il teorema dell'impulso:
l'impulso di una forza applicata ad un punto materiale provoca la variazione della sua quantità di moto.
Risultante delle forze
- Per convenzione, si indica con il simbolo \(\vec{R}\) la risultante (somma) delle forza applicate su un punto materiale.
- Affermare che la forza agente su un punto è nulla, spesso indica che la somma delle forze agenti su di esso, cioè la risultante, è nulla:
\[\begin{aligned}
\vec R = \sum_{i=1}^n \vec F_i = \vec F_1 + \vec F_2 + .... + \vec F_n = 0
\end{aligned} \]
Forza peso
- In prossimità della superficie terrestre tutti i corpi assumono - se lasciati liberi - la stessa accelerazione (detta di gravità) diretta lungo la verticale e il cui modulo in media è:
\[\begin{aligned}
\vec g = 9,8 \frac{m}{s^2}
\end{aligned} \]
- Dalla seconda legge di Newton risulta:
\[\begin{aligned}
\vec P = m * \vec g
\end{aligned} \]
- In assenza di altre forze il moto del corpo sarà uniformemente accelerato.
Legge di Hooke
- La costante di proporzionalità viene detta costante elastica e dipende dalla natura del materiale stesso.
\[
E = \frac{\sigma}{\epsilon},\quad \sigma: \text{ sforzo},\quad \epsilon = \frac{\Delta l}{l}: \text{ deformazione}
\]
Forza elastica
- Si definisce forza elastica una forza di:
- direzione costante
- verso rivolto sempre ad un punto O
- Modulo direttamente proporzionale alla distanza da O
\[\begin{aligned}
\vec F = -k * x * \vec i
\end{aligned} \]
- Si dimostra che il moto di un punto soggetto ad una forza elastica è un moto armonico semplice:
\[\begin{aligned}
x = A \cos {(\omega * t + \phi)}
\end{aligned} \]
con pulsazione:
\[\begin{aligned}
\omega = \sqrt \frac{k}{m}
\end{aligned} \]
Legge oraria di un corpo soggetto alla forza elastica
- Per trovare la legge oraria basta risolvere questa equazione differenziale:
\[
\frac{d^2x(t)}{dt^2} = -\frac{k}{m}x(t) = -\omega^2 x(t), \quad \text{ con } \omega = \sqrt{\frac{k}{m}}
\]
- Si dimostra che l'equazione:
\[
x = A \cos {(\omega * t + \phi)}
\]
è soluzione dell'equazione differenziale \(\frac{d^2x(t)}{dt^2} = -\omega^2 x(t)\).
Forza di attrito viscoso
- La forza di attrito viscoso è una forza che si oppone al moto ed è proporzionale alla velocità del corpo soggetto a tale forza:
\[\begin{aligned}
\vec F_v = -b\vec v
\end{aligned} \]
- Esempio: corpo che viene lasciato cadere in un fluido. Si dimostra che la sua velocità in funzione del tempo vale:
\[\begin{aligned}
v(t) = \frac{m * g}{b} * (1-e^{\frac{-b * t}{m}})
\end{aligned} \]
Forza centripeta
- La risultante delle forze che agiscono su un punto materiale che si muove lungo una circonferenza può essere scomposta in due:
- Forza tangente: responsabile della variazione del modulo della velocità tangente.
- Forza centripeta: responsabile della variazione di direzione della velocità tangente.
\[\begin{aligned}
F_c = m * \frac{v^2}{R}
\end{aligned} \]
- Se la forza tangente è nulla si ha il moto circolare uniforme
Tensione
- La tensione è la forza di trazione esercitata da una corda, un cavo, una catena, o un analogo oggetto solido su un altro oggetto.
- Si osserva in figura che la forza peso della sfera viene bilanciata dalla tensione del filo.
- Un filo può esercitare solo forze che hanno la direzione del filo stesso, cioè non può sopportare una sollecitazione ortogonale.
Pendolo semplice
- Il pendolo semplice è costituito da un punto materiale P appeso tramite un filo inestensibile di lunghezza L e di massa trascurabile.
- Le forze agenti sul punto P sono il peso \(\vec P\) e la tensione del filo \(\vec T\),
quindi la seconda legge della dinamica sarà:
\[\begin{aligned}
\vec R = \vec P + \vec T = m * \vec a
\end{aligned} \]
- Si dimostra che per piccole oscillazioni il periodo di una oscillazione completa vale:
\[\begin{aligned}
T = 2 * \pi * \sqrt{\frac{L}{g}}
\end{aligned} \]
Pendolo semplice: ricaviamo T (1/3)
- Il punto materiale P a causa del filo inestensibile, si potrà solo muovere lungo l'arco di cerchio centrato nel punto di sospensione.
- Il punto materiale è soggetto a due accelerazioni, una tangenziale (perpendicolare al filo) e una centripeta (diretta lungo il filo)
- Proiettando ora la seconda legge di Newton lungo l'asse x otteniamo:
\[\begin{aligned}
R = - P * \sin {\theta} = m * a
\end{aligned} \]
da cui segue:
\[\begin{aligned} -g * \sin {\theta} = a\end{aligned} \]
Pendolo semplice: ricaviamo T (2/3)
- Introducendo l'accelerazione angolare:
\[\begin{aligned}
\alpha = \frac {d^2\theta}{dt^2} = \frac{a}{L}
\end{aligned} \]
otteniamo:
\[\begin{aligned}
\frac {d^2\theta}{dt^2} = -\frac{g}{L} * \sin{\theta}
\end{aligned} \]
Pendolo semplice: ricaviamo T (3/3)
- Si può dimostrare che se calcoliamo il seno di un angolo molto piccolo (espresso in radianti) vale la proprietà:
\[\begin{aligned}
\sin{\theta} \approx {\theta}
\Rightarrow
\frac {d^2\theta}{dt^2} = -\frac{g}{L} * \theta
\end{aligned} \]
equazione molto simile a quella che abbiamo ottenuto nel moto armonico
- Come nel moto armonico possiamo porre:
\[\begin{aligned}
\omega^2 = \frac{g}{L}
\end{aligned} \]
e sapendo che:
\[\begin{aligned}
\omega = \frac{2 * \pi} {T}
\Rightarrow
T = 2 * \pi * \sqrt{\frac{L}{g}}
\end{aligned} \]
Momento angolare
- Si definisce come momento angolare il momento del vettore quantità di moto:
\[
\vec L = \vec r \times \vec p = \vec r \times m * \vec v
\]
- Il punto O è il polo rispetto a cui è calcolato \(\vec L\)
Momento angolare nel moto curvilineo
- Nel moto curvilineo piano si può esprimere la velocità tramite le sue componenti radiali e tangenti alla traiettoria:
\[
\vec{v} = \vec{v_r} + \vec{v_{\theta}}
\]
- per cui:
\[
\vec L = \vec r \times m * \vec v
= \vec r \times m * (\vec{v_r} + \vec{v_{\theta}})
= \vec r \times m \vec{v_{\theta}}
\]
in quanto \(\vec r\) e \(\vec v_r\) sono paralleli e il loro prodotto vettoriale è nullo.
-
Se il polo O sta nel piano del moto \(\vec L\) risulta ortogonale a tale piano e vale in modulo:
\[
L = m * r * v_{\theta} = m * r^2 * \frac{d\theta}{dt}
\]
Momento della forza
- Il momento della forza, rispetto a un determinato punto O detto polo, è definito come:
\[\vec{M_o}\ = \vec{r} x \vec{F}\]
Teorema del momento angolare 1/3
- Se calcoliamo la variazione del momento angolare di un punto materiale P in movimento abbiamo:
\[
\frac{d\vec{L}}{dt} = \frac{d\vec{r}}{dt} \times m * \vec{v} + \vec{r} \times m * \frac{d\vec{v}}{dt}
\]
dove \(\vec{r}\) è il raggio vettore che conginge P al polo O.
Teorema del momento angolare 2/3
- Supponiamo che il polo O sia fermo (nel sistema di riferimento da cui osserviamo il moto): allora \(\frac{d\vec{r}}{dt}\) coincide con la velocità di P e il prodotto vettoriale si annulla.
- Nel secondo termine: \(m * \frac{d\vec{v}}{dt} = m * \vec{a}\)
coincide con la forza \(\vec{F}\) applicata al punto P e quindi \(\vec{r} \times \vec{F}\) è il momento della forza rispetto allo stesso polo O.
\[\frac{d\vec{L}}{dt} = \vec{M} = \vec{r} \times \vec{F}\]
Teorema del momento angolare 3/3
-
La derivata temporale del momento angolare \(\vec{L}\) per un punto materiale è uguale al momento della forza \(\vec{F}\) se entrambi i momenti sono riferiti allo stesso polo fisso di un sistema inerziale.
\[\frac{d\vec{L}}{dt} = \vec{M} = \vec{r} \times \vec{F}\]
Conservazione del momento angolare
- Il momento angolare di un punto materiale rimane costante nel tempo (si conserva) se il momento delle forze è nullo:
\[\frac{d\vec{L}}{dt} = 0 \Rightarrow \vec{L} = costante\]
Teorema del momento dell'impulso
- Integrando tra l'istante iniziale e l'istante finale t:
\[
\int_{0}^t \vec{M} \mathrm dt = \int_{0}^t (\vec{r} \times \vec{F}) \mathrm dt
= \vec{r} \times \int_{0}^t \vec{F} \mathrm dt = \vec{r} \times \vec{J} = \Delta{L}
\]
- La variazione del momento angolare è uguale al momento dell'impulso applicato al punto.